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==>> Presepe vivente Arzago - Casirate
==>> Consegna borsa di merito e Costituzione della Repubblica

Marzo 2022

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Anno 64 N° 3 - Settembre 2021 Parrocchia San Lorenzo Martire
Arzago d'Adda 24040 (BG) --- Diocesi di Cremona



Imparare a nascere


Messaggio del Vescovo per il Natale 2021

Ma come? L’unica cosa che non dobbiamo imparare nella vita è "nascere". Ci pensano gli altri, non dipende certo da me. Tanto che qualcuno persino si arrabbia perché l’hanno costretto a nascere, senza chiedergli prima cosa ne pensava. Semmai, dovremmo "imparare a far nascere", cercando di guarire dalla paura di generare, che affligge Cremona, l’Italia e tanta parte del mondo, terrorizzato dalla carenza di risorse per dare a tutti un futuro dignitoso. E malato di sterile individualismo!

Il Natale non viene solo a darci un buon esempio, come sarebbe quello di una coppia che mette al mondo l’unico figlio, peraltro dando uno scarso contributo all’incremento demografico. Il Natale non si limita a narrare la genesi di una storia eccezionale, quella del Figlio di Dio nato in una stalla, che i lustrini e le tradizioni rischiano tanto di trattare da favoletta, e da scusa per fare affari. Natale è il vero nome della condizione umana, che è vicenda sempre" natalizia" e non più prigioniera della morte.

Lo sanno raccontare le sacre icone dei cristiani d’oriente, in cui il Bambino di Betlemme è fasciato come un morto e deposto in una tomba più che in una mangiatoia.

Provocandoci a pensare: è nato per morire? O per sfidare la morte, e farne un grembo di vita? I tempi che viviamo, complessi, confusi e vorticosi, dall’orizzonte oscuro e minaccioso, esigono almeno dalla Chiesa un annuncio serio eppur gioioso, la verità tutta intera, l’offerta di una sicura via d’uscita.

E ciò che accadde a Betlemme, ciò che accade ancora nel mistero della fede, ce lo dà: il Nascente. Gesù è risorto e vivo, e la sua vicenda si rinnova nella vita di tutti, specie dei piccoli e dei semplici, di chi non ha niente da difendere, tra i quali è sempre possibile lo stupore per Chi nasce, per Cosa nasce.

Auguro alle comunità cristiane che si riuniscono per le belle celebrazioni di imparare a nascere così: lasciando che la presenza del Signore trasformi i rantoli di dolore in vagiti di nuova vita. Auguro alle famiglie e ai loro membri, specie quelli più soli e problematici, di osare lo scambio gratuito dell’ascolto e della tenerezza, ed umili passi di perdono e condivisione.

Auguro a ciascuno di noi di imparare a nascere, accogliendo ogni giorno la Parola feconda di un Dio che vuole davvero vivere in noi, con noi e per noi. In ciascuno di noi, in ogni stagione della nostra vita, tutte possibili “nuove nascite” da imparare a cogliere e favorire.

Lui bussa al nostro cuore per abitare con discrezione e potenza il tessuto profondo della nostra storia, dandoci persino il corpo e il sangue del Figlio perché abbiamo vita in abbondanza.

Anche la Chiesa, tutta intera e nelle sue più piccole incarnazioni, è chiamata alle doglie di questa nuova nascita, non certo per inseguire le mode del mondo, ma per sperimentare la potenza vitale del suo Signore, che chiama la Sposa a seguirlo su sentieri di infinita bellezza anche nei secoli a venire. Una Chiesa sempre più simile a Maria, madre felice di nuovi figli.

Un filosofo ebreo, Franz Rosenzweig, l’ha capito e detto anche meglio di noi: "il cristianesimo è realmente giovane; infatti, in ogni singolo, in ogni anima esso ricomincia dall’inizio", dal Battesimo, dal Natale.

Chissà che questo Natale 2021 non ci faccia davvero imparare a nascere?

+ Antonio, vescovo

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E' Natale si può fare di più


Il motivetto lo conosciamo tutti bene: "E’ Natale, è Natale; si può fare di più…". Mi permetto di aggiungere un punto di domanda, prima di tutto per me, con la speranza e l’augurio che l’interrogativo possa servire anche ad altri.

E’ Natale, si può fare di più nel nostro rapporto con Dio? Penso alla preghiera, magari un po’ più ordinata, più pensata, meno frettolosa, meno confinata all’ultimo angolo della giornata. Penso anche alla Confessione, strumento prezioso per valutarsi, per riflettere, per fare un sano esame di coscienza, per andare in profondità, per accogliere l’abbraccio che sempre ci viene offerto, senza giudizio e senza dito puntato, ma con un’accoglienza che esprime amore e comprensione.

E’ Natale, si può fare di più nel nostro rapporto con gli altri? Penso alla nostra possibilità di essere "più buoni", non il giorno di Natale, ma a partire dalla grazia del Natale, per imparare a lasciar perdere, a perdonare, a voler bene, a ricucire, a riallacciare legami, a non vergognarsi di fare il primo passo, a ricostituire rapporti umani, solidali, che abbiano il sapore autentico del Vangelo. Penso anche alla gioia procurata da un clima di ritrovata fraternità, cui dovremmo tendere per recuperare il senso più profondo della nostra umanità.

E’ Natale, si può fare di più nel nostro rapporto con noi stessi? Penso alle numerose opportunità che abbiamo per superare la pigrizia, per evitare le solite scuse, per non nasconderci dietro al dito, dietro alla pandemia, dietro ai banali "non posso" con cui evitiamo di esserci, di dare il nostro contributo, di prender nostra responsabilità. Penso anche ai tanti bisogni, specialmente a livello civile, cui potremmo provvedere, magari rinunciando a qualche comodità eccessiva.

E’ Natale, si può fare di più nel nostro rapporto con la Comunità parrocchiale e oratoriana? Penso alle tante necessità tipiche della vita comunitaria che forniscono occasioni per essere attivi, per contribuire fattivamente con la propria fantasia e i propri talenti, per imparare a dare il meglio di sé a favore del prossimo. Penso anche alla possibilità di smettere di sporgersi dal balcone solo con l’atteggiamento di chi guarda, giudica e critica, ma di iniziare a scendere, a partecipare a dire "Ci sono, ci sto, faccio la mia parte".

E’ Natale, si può fare di più? Sì, ce lo chiede e ce lo consente quel Bambino che viene in mezzo a noi per offrirci un’amicizia duratura, per condividere con noi la sua stessa vita.

Auguri!

Don Matteo

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Mercatini di natale


Quest’anno, dopo lo stop vissuto lo scorso Natale, ripartono tante attività! Organizzati, come di consueto l’8 dicembre, i mercatini sono un momento di ritrovo e condivisione per tutti! Gli espositori sono Arzaghesi e si crea così un clima familiare, dove vivere le prime atmosfere natalizie!

Vorrei fare un particolare ringraziamento a Don Matteo, che ci ha messo a disposizione l’oratorio e ci ha salvato da una giornata sotto la neve!

E' bello poter collaborare e vedere un piccolo paese unito, allegro e attivo! Un complimento ai ragazzi, che sono stati premiati dall’amministrazione nella stessa mattinata, che si sono distinti in ambito scolastico, sportivo e ai neo 18enni per aver ricevuto la Costituzione Italiana! E a tutti voi auguro un felice Natale e un buon anno nuovo!

Alessia Salvatori

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Aria di natale e di luce


Serata magica quella dell’undici dicembre 2021 con il coro "Henry’s friends" di Seriate nella nostra chiesa parrocchiale.


Una serata indimenticabile quella di sabato 11 dicembre per la comunità arzaghese. Un concerto gospel ha animato la Chiesa, portando nei cuori di tutti quell’aria natalizia che aspettiamo da tanto tempo e che forse, visti gli avvenimenti spiacevoli dell’ultimo anno, non riusciamo più a percepire a pieno. Il coro "Henry’s friends" di Seriate ha avuto modo di tenerci compagnia e farci divertire con dei brani che spaziavano dal pop al rock, con l’aggiunta di alcuni classici natalizi che non potevano assolutamente mancare.

Nonostante il freddo che caratterizza questi giorni invernali, sono riusciti a trasmetterci calore grazie alla loro musica ed energia, coinvolgendo tutti i presenti in canti e battiti di mani. Questo evento organizzato dalla Pro Loco di Arzago d’Adda ha riscosso molto successo, un’occasione nuova e originale per proporre a tutti i cittadini un’esperienza unica.

Un caloroso ringraziamento va a Don Matteo, che con la sua infinita disponibilità ha permesso che il concerto avesse luogo nella suggestiva atmosfera della nostra Chiesa, rendendo tutto ancora più magico.

Aurora Bono

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Visita la casa di Santa Lucia


Ogni anno, i bimbi di Arzago, la sera del 12 dicembre incontravano Santa Lucia con il suo asinello che girovagava per le vie del paese suonando il suo campanello. Quest’anno invece Santa Lucia ci ha rivelato una parte della sua casa. Infatti domenica 12 dicembre, la Santa ha accolto i nostri bambini nella sua casa all’interno dell’oratorio. Dalle ore 15:00 e ad ogni ora veniva raccontata ai partecipanti la sua storia, poi i bambini venivano accompagnati dal parroco don Matteo a visitare l’interno della casetta e mostrava loro tutto l’arredo e gli oggetti che a quel tempo si tenevano nelle case; mentre Santa Lucia distribuiva caramelle. Molti sono stati i bimbi (e non solo) che hanno partecipato con entusiasmo a questo meraviglioso incontro

Elena

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Presepe vivente Arzago - Casirate


Nella quarta domenica di Avvento sulla ciclabile che da Arzago porta a Casirate si è svolta una manifestazione sul presepe vivente che quest’anno per la prima volta si è realizzata in collaborazione con le due parrocchie. Dalle ore 15:00 alle ore 18:00 i figuranti sfidando il freddo della giornata sono rimasti nelle loro postazioni di falegname, di panettiere, di arrotino, di lavandaia, di ombrellaio e di donne che filavano la lana e chi invece vendeva frutta o altri oggetti; un recinto invece racchiudeva dei piccoli maialini e sulla via c’era un pastore solitario in cerca delle sue pecorelle. Al centro di tutto questo scenario una capanna con la natività.

Speriamo che questa bella iniziativa abbia un seguito anche negli anni a venire e che la collaborazione tra le due parrocchie sia un esempio di comunità unitaria non solo nel campo rappresentativo ma anche nelle attività spirituali ed eucaristiche durante tutto l’anno liturgico.

Giancarlo

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Consegna borsa di merito e Costituzione della Repubblica


Mercoledì 8 dicembre, nel salone dell’oratorio don Bosco di Arzago d’Adda, la nostra comunità si è riunita per celebrare i ragazzi che nell’ultimo anno si sono distinti nel mondo della scuola e dello sport.

Sono stati premiati con una borsa di merito i ragazzi della scuola secondaria di primo grado che hanno conseguito una valutazione superiore a 9/10 e i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado che all’esame di maturità hanno raggiunto una valutazione superiore a 90/100.

Un altro importante traguardo è stato raggiunto da un ragazzo Arzaghese, Riccardo Dilecce che si è distinto nella disciplina sportiva del tiro con l’arco, vincendo la medaglia di bronzo nella classifica giovanile della Coppa Italia delle Regioni.

è avvenuta poi la consegna della Costituzione della Repubblica Italiana ai diciottenni (classe 2003) e ai diciannovenni (classe 2002).

Dopo l’anno difficoltoso che a causa dell’emergenza sanitaria ci ha costretti al lockdown, è stato finalmente possibile riproporre questa importante iniziativa, da interpretare come un tentativo di incoraggiare i nostri giovani a rendersi sempre più partecipi alla vita della comunità.

La numerosa partecipazione da parte dei ragazzi è un chiaro segnale di voglia di ripartire, di stare insieme e di tornare a condividere tutti quei momenti di cui il Coronavirus li ha privati.

Camilla Calvi

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Anno 65 N° 1 - Marzo 2022 Parrocchia San Lorenzo Martire
Arzago d'Adda 24040 (BG) --- Diocesi di Cremona



Anche se muore vivrà

Si apre davanti a noi il tempo lungo e bello della Quaresima: tempo lungo perché si tratta di un’occasione distesa, abbondante, che spesso noi Cristiani abbiamo intristito e qualche volta anche banalizzato (la stessa espressione "lungo come una Quaresima" sembra sottolinearne l’aspetto più noioso). Tempo bello perché dobbiamo sfatare lo stereotipo che la Quaresima sia il periodo della penitenza o della privazione fine a se stessa (forse certi "fioretti" andrebbero rivisitati o addirittura corretti…).

La Quaresima è il tempo in cui ci si prepara alla gioia della Risurrezione, è il tempo propizio per rivedere in positivo la propria esperienza cristiana, è il tempo della conversione orientata ad un rinnovamento che parte da scelte concrete: i tre pilastri quaresimali, infatti, la preghiera, la carità e il digiuno sono proposte pratiche per arrivare alla Pasqua con una vita rinnovata.

Dedicare uno spazio maggiormente concentrato alla preghiera e alla Parola di Dio ci aiuta ad approfondire il nostro rapporto con il Signore Gesù: è per questo che la nostra Parrocchia propone agli adulti, oltre alle tradizionali Via Crucis, gli incontri di approfondimento "Lo Spirito canta!", sotto la guida esperta del biblista don Maurizio Compiani, che leggerà i Salmi alla luce della Pasqua.

Vivere alcune dimensioni di attenzione al prossimo può aiutare tutti, grandi e piccoli, a sviluppare il grande tema della carità: ecco perché i bambini e i ragazzi del catechismo riceveranno una cassettina che li guiderà all’idea della rinuncia, sensibilizzandoli ai bisogni di persone in difficoltà; gli adulti avranno sollecitazioni in linea con il progetto diocesano, e partirà anche in parrocchia l’iniziativa dell’ "armadio Caritas", promosso dalla Caritas parrocchiale in favore di chi ha più bisogno.

Rinunciare a qualcosa cui teniamo veramente farà scoprire a tutti il vero senso del digiuno: non limitiamoci alle rinunce materiali (carne, dolci…), proviamo piuttosto a comprendere che il vero digiuno gradito a Dio è quello che ci fa evitare la critica fine a se stessa, ci permette di non seminare divisione, rancore, incomprensione. Dio gradisce il digiuno dalla stupidità, dal tempo perso, dalla pigrizia materiale e spirituale, da tutto ciò che ci rende cinici e autoreferenziali.

Buona Quaresima a tutti, perché sia una Quaresima lunga e bella, ricca di rinnovamento, di impegno, perché tutti noi possiamo ancora gustare le parole che Gesù ha rivolto all’amica Marta di fronte a suo fratello Lazzaro morto: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà" (Gv. 11, 25).

Don Matteo

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Tanta voglia di Pasqua
Messaggio per la Quaresima 2022


Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, arriva il tempo della Quaresima, quest’anno denso di speranza per la fine della pandemia, e di impegno per alleviarne le dolorose conseguenze nelle persone piè fragili, nelle famiglie piè povere, nelle comunità piè provate e a volte anche divise.

Mentre vivo il dono della visita pastorale, vedo crescere silenziosamente "tanta voglia di Pasqua", ossia il desiderio di sperimentare che il deserto fiorisce, la vita rinasce, anche dalle ceneri di sofferenze e paure come quelle che ci hanno attanagliato e avvilito. Il vangelo di Gesè ci ha sempre fatto compagnia con la sua luce, che ora crescerà, di settimana in settimana: invito tutti a darsi "il giorno dell’ascolto" e, in comunità o almeno in casa, fermarsi a riflettere sulla Parola di Dio, che nei tempi forti è davvero come spada a doppio taglio che fa verità in noi e ci riconcilia, con Dio e con la realtà.

Il desiderio del padre, in particolare, è quello di vedere la famiglia radunata alla stessa mensa, specie nel giorno di festa, per raccontare e rallegrarsi del bene che, nascosto, si moltiplica tra i cuori semplici. Pregustiamo le domeniche dei prossimi mesi come tappe di una progressiva riscoperta della comunità, corpo di Cristo risorto, e di quanto è bello camminare insieme. Senza dimenticare la lezione di questi anni, dura scuola di essenzialità e di vera gioia, quella di chi si prende cura di sé, degli altri, del creato.

L’itinerario quaresimale è denso di simboli e richiami, che ciascuno saprà coltivare secondo la sua intelligenza spirituale: preghiera, elemosina e digiuno (dal peccato e dal superfluo,innanzitutto) restano sempre modalità attuali ed efficaci di crescita umana e cristiana. La voglia di Pasqua che lo Spirito alimenterà in noi si manifesti non tanto negli eccessi esteriori, quanto nel guardarsi negli occhi e commuoversi per il miracolo della vita, tra i bambini come tra gli anziani.

Diventi così voglia di Eucaristia, del Signore che si fa pane spezzato, cibo di vita eterna per tutti quanti hanno fame e sete di ciò che non delude e non tramonta.

Dio vuole certamente che ogni domenica sia una buona domenica per tutti, anche per chi è piè solo ed emarginato. Perché questo si realizzi, ci aiuterà una bella proposta che viene dalla caritas diocesana, insieme alla San Vincenzo: portare in dono il pasto della domenica ad anziani soli e/o a persone in difficoltà economica. Non si tratterà solo di risolvere un problema materiale, quanto di far sentire la vicinanza familiare della omunità cristiana, che si preparerà con cura, con l’aiuto dei volontari come dei bambini, a questo bel gesto di attenzione e condivisione. Verranno date tutte le informazioni ed indicazioni utili a predisporre bene nelle comunità questa iniziativa, dal grande valore educativo. Anche la raccolta quaresimale di offerte economiche verrà utilizzata a questo scopo.

Tanta voglia di Pasqua, di risurrezione, c’è certamente in ogni anima inquieta, in tutti noi peccatori bisognosi di perdono e di pace. Auguro a me stesso e a voi di attraversare i quaranta giorni della Quaresima come un tempo propizio alla conversione, un deserto di ritorno filiale a Dio che tanto ci ama, un’esperienza personale e profonda della grazia che ci riconcilia e ci salva.

Preghiamo gli uni per gli altri, perché sia sempre una buona domenica per questo mondo!

+ Antonio Napolioni
vescovo di Cremona

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Attività di Quaresima
Via Crucis

Quest’anno la Via Crucis sui cinque venerdì che precedono la Pasqua sarà alternata con orari diversi per dare modo a tutti, sia bambini che ragazzi e adulti di poter partecipare. Il primo venerdì dopo le Ceneri si svolgerà in chiesa, mentre a seguire sarà all’esterno per le vie del paese.

Venerdì 11 febbraio - ore 20:45 in Chiesa Parrocchiale con i cori.

Venerdì 18 febbraio - ore 16:15 ritrovo in Oratorio con bambini e ragazzi.

Venerdì 25 febbraio - ore 20:45 dalla Chiesa partenza per via Ariberto arrivando alla Madonnina di Prato Rosario.

Venerdì 1 marzo - ore 16:15 ritrovo alle scuole elementari e poi in direzione via Madre Bianca arrivando all’imbocco di via Donizetti.

Venerdì 8 marzo - ore 20:45 dalla Chiesa partenza per via De Capitani e via Albericci proseguendo poi in via Europa terminando in Chiesa.



Parrocchia san Lorenzo - Arzago d'adda
Parrocchia santa Maria Immacolata - Casirate d'adda

Quaresima 2022. Lo spirto canta
La preghiera dei salmi alla luce di Pasqua

Martedì 8 marzo - Non temo alcun male (salmo 23)
Martedì 15 marzo - come sposo nella stanza nuziale (salmo 19)
Martedì 22 marzo - Egli ti libererà (salmo 91)
Martedì 29 marzo - Questo è il giorno che ha fatto il Signore(salmo 118)
Martedì 5 aprile - trema o terra davanti al Signore(salmo 114)

Tutti gli incontri si terranno presso l'oratorio di Casirate alle ore, 21:00


Colazione della domenica

"Cari genitori in ogni domenica di Quaresima aspettiamo i vostri bambini e i vostri ragazzi per la colazione al bar ll’oratorio.
Ognuno di loro dovrà portare tazza e cucchiaio; al latte, al te e ai biscotti ci pensiamo noi. "
….eh sì, negli ultimi anni questo è il messaggio che è girato sovente nelle chat dei genitori dei gruppi di catechismo. Nei periodi liturgici dell’Avvento e della Quaresima, come appuntamento della domenica mattina al bar ell’oratorio, i bambini e i ragazzi hanno condiviso tra loro un gesto famigliare e intimo che solitamente avviene nelle proprie case, in famiglia.

Un segno che, racchiuso nel semplice atto della colazione in oratorio, assume un significato di accoglienza, condivisione e incontro.

E’ inutile dire quale successo abbia riscontrato nei bambini e nei ragazzi questa proposta!

Non tanto per la tazza di latte e biscotti offerta, ma per il senso dello stare insieme, dell’incontro con l’altro.

Incontro innanzitutto con l’invitato speciale, Gesù che per primo è accolto con la preghiera guidata dal parroco e che ha il suo culmine nella celebrazione della Santa Messa della comunità alle 10:30, vero nutrimento del corpo e dell’anima.

Quindi bambini e ragazzi, la Quaresima sta per iniziare!

La colazione ci aspetta!

Gesù ci aspetta!


Parrocchia san Lorenzo - Arzago d'adda

Ti Adoro mio Dio

Ogni mercoledì mattina dalle 9 alle 11
ADORAZIONE EUCARISTICA e preghiera delle lodi
con possibilità della Confessione
… per vivere bene il tempo di Quaresima


Caritas Arzago

Ogni giovedì
dalle ore 17:00 alle ore 18:00
SERVIZIO CARITAS
indumenti e pacco di alimenti


BENEDIZIONE ALLE CASE E ALLE FAMIGLIE

A partire dalla Quaresima, e per tutto il tempo di Pasqua, don Matteo passerà nelle nostre case per offrire la benedizione alle famiglie.

Si tratta di una consuetudine antica, che permette anche uno scambio di idee e di accoglienza.

In occasione della S. Pasqua NON SARANNO DISTRIBUITE LE BUSTE PER L’OFFERTA. Chi volesse fare la propria offerta per le opere parrocchiali potrà darla direttamente al parroco in occasione di questa benedizione.

Buona quaresima

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Segreteria Parrocchiale: ecco perchè...

Potrebbe sembrare un’esagerazione: addirittura una segreteria! Quali saranno mai i bisogni della parrocchia da richiedere l’istituzione di una segreteria? Molti potrebbero porsi questa domanda. E allora qualche precisazione...

Oramai non dobbiamo più ragionare in termini di una sola parrocchia. A don Matteo, con la collaborazione di don Luigi, il vescovo Antonio ha affidato la responsabilità di due parrocchie, Arzago e Casirate, sempre più chiamate a lavorare e a vivere l’esperienza cristiana insieme. Dunque, non una ma due parrocchie, con doppi impegni, doppie incombenze, doppia gestione, doppi servizi...

Anche le nostre Comunità parrocchiali sono spesso appesantite da tante ":faccende": burocratiche. Dalla revisione delle caldaie (nelle nostre due comunità ce ne sono 9!) alla gestione dell’archivio per il rilascio dei certificati di Battesimo o Cresima, dai rapporti con gli uffici comunali o privati alle richieste più diverse dei singoli... Se un parroco non è più che attento rischia di essere letteralmente schiacciato dalle questioni gestionali, essendo costretto a ridurre il tempo per il servizio pastorale, dovendo spesso rinunciare a fare semplicemente il prete. La visita alle famiglie, la comunione alle persone anziane e ammalate, il rapporto con i bambini, i ragazzi e i giovani restano delle vere priorità per un prete: l’aiuto di volontari che lo affianchino nella gestione ordinaria permette al don di vivere maggiormente in mezzo al gregge che gli è stato affidato.

Dunque a partire dal mese di marzo ogni lunedì, mercoledì e venerdì mattina (ore 9-12) in casa parrocchiale sarà possibile accedere alla segreteria, con ingresso separato, per accedere a vari servizi compresa.... Celebrazione delle S. Messe per i propri defunti.

SEGRETERIA PARROCCHIALE LUNEDI’, MERCOLEDI’ e VENERDI’ ore 9.00/12.00 – tel. 0363/87142

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Emergenza guerra in Ucraina

Su esplicita richiesta del Vescovo di Cremona, Mons. Antonio Napolioni, le Caritas diocesane sono allertate per l’emergenza della guerra in Ucraina.

Il vescovo esplicitamente rivolge un appello alle comunità parrocchiali "affinché si rendano disponibili ad accogliere persone in fuga dalla guerra e in cerca di protezione".

Al momento, non è facile quantificare tali esigenze, che le Autorità segnaleranno man mano.
È bene però prepararci ad un’accoglienza diffusa, per la quale ogni comunità valuti sin da ora la disponibilità di spazi adeguati alle necessità che emergeranno.

Ogni comunità potrà così esercitare i gesti della condivisione, non solo ospitando ma anche conoscendo e accompagnando i fratelli e le sorelle che la sciagura della guerra costringe ad essere temporaneamente lontani dalla loro terra e casa.

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Lavori in corso, a che punto siamo...

Ci siamo ritrovati, con una piccola Commissione, per analizzare i lavori più urgenti cui far fronte nei prossimi mesi a livello parrocchiale.

L’esigenza più evidente risulta quella di provvedere alla sistemazione del TETTO DEL CORPO CENTRALE DELL’ORATORIO. Realizzato decine di anni fa con la tecnica della cosiddetta "tegola canadese", il tetto ad oggi appare decisamente usurato: le tegole in catrame, cotte dalle intemperie, si riversano soprattutto nei giorni di vento e di pioggia sulla piazza San Lorenzo o all’interno dei cortili dell’Oratorio, rilasciando detriti e sporcizia.

Il rischio più grave è che a breve la mancanza della copertura, favorisca infiltrazioni nocive per la struttura stessa. Si è dunque deciso di partire da qui, cercando di completare la sostituzione anche del tetto più basso all’interno dell’Oratorio stesso, che ancora è composto da Eternit, materiale che va sostituito al più presto.

I Fondi a disposizione della Parrocchia sono di circa diecimila euro, cui va aggiunta una cifra di circa 7/8mila euro che verranno stanziati dal Comune. Ovviamente tali disponibilità non saranno sufficienti per coprire le spese.

Dovremo probabilmente accendere un mutuo per provvedere al completamento di tali lavori, che vorrebbero anche interessare il rifacimento della facciata, con relativa tinteggiatura. Sulle pagine di Collegamento si è già parlato dell’intenzione di acquistare un pulmino a 9 posti per le necessità delle Parrocchie e degli Oratori di Arzago e Casirate. Attualmente, grazie al contributo dei due Comuni, della BCC di Treviglio e di alcuni privati, abbiamo la disponibilità di 12mila euro. Per l’acquisto di un buon usato (oggi non facile da trovare… ma ci stiamo provando) servono circa 18/20mila euro. Ovviamente contiamo di raggiungere presto la cifra necessaria, e di poter recuperare il mezzo rispondente alle nostre richieste.

Abbiamo invece già provveduto alla chiusura del buco della parte alta della Chiesa parrocchiale che favoriva la negativa presenza di piccioni nel sottotetto, così come è stata ripristinata l’illuminazione del lato della Chiesa che si affaccia sulla piazza San Lorenzo, grazie al puntuale intervento della Ditta Tabaldi. Un sincero grazie a tutti coloro che, in questi mesi, hanno dimostrato attenzione e disponibilità verso la Parrocchia e l’Oratorio di Arzago. Siamo sicuri che non mancheranno ancora testimonianze di sensibilità e affetto da parte dell’intera Comunità.

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Programmi per l'estate

Oratori Arzago Casirate
Mese di Giugno


da venerdì 3 a domenica 12
Festa dell'oratorio! (+ Torneo di calcetto)
Da Lunedì 13 Inizio GREST (durata quattro settimane + quinta special)


Mese di Luglio

Presso passo gaver, insieme i ragazzi degli Oratori di Arzago,Casirate e Calvenzano
Da sabato 23 a sabato 30 Campo estivo 1° turno Elementari
Da sabato 30 a sabato 7 agosto Campo estivo 2° turno Medie



Mese di Agosto

Martedì 10 Festa di san Lorenzo


Da Martedì 16 a martedì 23 in bici all'isola d'Elba1 per i ragazzi delle superiori ed oltre



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Vacanze invernali, 2021 che passione

Come vi avevamo promesso prima di partire, vogliamo raccontarvi un po della nostra vacanza sulla neve.

Lo scorso dicembre noi ragazzi degli oratori di Arzago e Casirate abbiamo trascorso cinque splendidi giorni presso la località di Monclassico (Val di Sole). Abbiamo fatto tante belle esperienze, ma sicuramente il fatto di averle condivise con gli amici, alcuni anche nuovi, ha saputo dare quel tocco un più.

Abbiamo vissuto tanti momenti divertenti, tra cui la ciaspolata in mezzo ai boschi, le battaglie a palle di neve, il pattinaggio sul ghiaccio.

Abbiamo passato un’intera giornata sulle piste e anche per chi non aveva mai sciato prima di allora è stata un’occasione per provare qualcosa di nuovo.

Da ricordare le serate passate a giocare a bowling, a biliardo, i tornei di ping-pong e calcio balilla. Sono stati tutti momenti di divertimento e di condivisione che hanno contribuito a rendere speciali questi giorni.

Un sentito ringraziamento va sicuramente alle nostre cuoche, che non ci hanno mai fatto mancare nulla, e a Don Matteo, per la tanta pazienza avuta e per averci dato la possibilità  di vivere questi momenti.

Da questo campo invernale abbiamo portato a casa tanti bei ricordi, conosciuto persone nuove, apprezzato cosa vuol dire fare parte di un gruppo, ma soprattutto ci siamo divertiti tutti insieme.

Camilla Calvi

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Anno 65 N° 2 Aprile 2022 Parrocchia San Lorenzo Martire
Arzago d'Adda 24040 (BG) --- Diocesi di Cremona



La notte che vince!


Messaggio del Vescovo per la Pasqua 2022

Mi impressiona rileggere ciò che avevo scritto nel messaggio pasquale di un anno fa. Parlavo di " n interminabile Venerdì Santo", per la pandemia che ci aveva affamato di aria, di Spirito, di rina­ scita umana e cristiana. Segnalavo la necessità di "ricostruire un Paese, l’Europa, il mondo, e ci vuole un vento potente che spazzi via corruzione e mediocrità, per far respirare soprattutto le nuove generazioni" portando "a tutti la sua pace, quella pace che il mondo non sa darsi"".

Come tutti i piccoli del mondo, non immaginavo certo una guerra così drammatica e vicina, con effetti gravi su tutti noi. Una brusca frenata della storia, un’altra dura sfida alla nostra capacità di re­ sistere e sperare, una prova per la fede. Incontrando ogni settimana comunità e famiglie, abbiamo comunque pregato, anche di più, per esprimere la nostra debolezza che invoca aiuto dall’Alto. E lo sguardo ha incontrato il Crocifisso, più che il silenzio del Cielo. Gesù ci si è mostrato: nei bambini in fuga, nell’amore eroico delle mamme, nel grande abbraccio dell’accoglienza, nella fatica di chi cerca vie di pace che rifiutino altrettanta violenza omicida.

Il dolore è acuito dal pensiero che sono popoli fratelli, della medesima storia, cultura e fede cri­ stiana, a subire così le perverse logiche del potere e del dominio, mostrando come si può inquinare il Vangelo quando cuore e mente non si lasciano purificare. Ma questo accade anche nel nostro pic­ colo, nelle incoerenze e meschinità di tutti noi, sempre tentati dal male, sempre di qualcosa colpe­ voli e peccatori. Non c’è dunque speranza, non c’è via di uscita? Come vivremo questa Pasqua?

Mentre scrivo, mancano ancora settimane alla Domenica di Risurrezione, che i Cattolici cele­ breranno il 17 Aprile e gli Ortodossi il 24, capaci come siamo di dividerci su tutto! Non ci è dato di sapere cosa accadrà in questo tratto di dura Quaresima, in cui però le armi della penitenza e della preghiera, del digiuno e della generosità sanno rallentare il dilagare del male. Ma sappiamo cosa ac­ cadrà alla fine.

Alla fine della notte… verrà la notte di Pasqua! Che la liturgia, nell’Exsultet, canta così: "Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti". Non ci saranno dunque vincitori e vinti, ma solo salvati e perdonati, per la po­ tenza della morte del Figlio di Dio, che risorgendo ci ridona la vita, nuova ed eterna. Lui, il Signore, tutto questo l’ha fatto e lo fa, ma fermandosi sempre ad un millimetro dal libero sì di ciascuno di noi. La luce del nuovo giorno risplende, ma solo a chi apre uno spiraglio della sua finestra interiore per farla entrare. Per la pace, perciò, c’è sempre tempo, e sempre vincerà… se anche tu lo vuoi.

Anche tu che attraversi una buia notte di solitudine e paura, di tristezza e di peccato, di miseria e rabbia verso tutti… qualunque sia la tua storia e il tuo male, qualsiasi possano essere le tue ragioni, guarda alla Pasqua di Gesù, solidale nella fragilità e potente nell’amore, e unisci la tua notte di sconfitto alla Sua notte di Agnello immolato e vittorioso. E’ il santo mistero che riapre sempre la storia a nuove stagioni di pace e di civiltà, e che offre anche a te giorni carichi di semplice ed eterna bellezza.

Questa è la certezza di fede che ho ricevuto senza alcun merito e con fierezza cristiana ti conse­ gno, tra le prove del presente. E’ più di un augurio, perché è preghiera e grazia.

+ Antonio, vescovo

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L’importante è andarci… a Caravaggio a piedi!


Mi pare di poter riassumere cosè la questione relativa al pellegrinaggio che le nostre parrocchie di Arzago e Casirate hanno sempre vissuto come una tradizione di fede e di devozione.

La tradizione, appunto… è questione di data? è faccenda di percorso? A me pare che la sostanza sia ANDARE A PIEDI al Santuario di Caravaggio.

Ho proposto personalmente di fare il pellegrinaggio insieme, entrambe le Comunità, anche come segno di comunione. E subito è scoppiata una piccola polemica: perché dovremmo rinunciare alla nostra data? Perché dovremmo modificare il nostro percorso?

Si tratta di obiezioni sterili, direi persino piccine, se consideriamo che Papa Francesco continua a parlare di cammino sinodale della Chiesa: la Chiesa (e dunque anche le due Comunità di Arzago e Casirate, che il Vescovo mi ha incaricato di guidare…) deve camminare insieme. Quale migliore occasione?

Quest’anno abbiamo scelto la data di Casirate e il percorso di Arzago (giusto per non far torto alla par condicio…) e l’anno prossimo si potrebbero invertire le cose, fino magari a prospettare negli anni a venire una data diversa, un percorso nuovo… garantendo comunque la sostanza: riprendere insieme la bella tradizione del pellegrinaggio e chiedendo a Maria la protezione per due Comunità che sono invitate ad essere amiche, collaborative, gioiosamente incamminate verso un "sentire" comune che può anche passare dalla condivisione di un percorso che per secoli si è fatto distintamente.

Dunque, coraggio, proviamoci… per superare la divisione. Insieme, a piedi, al santuario a Caravaggio, si può!
don Matteo

Pellegrinaggio a Caravaggio
LUNEDI' 25 APRILE 2022

Ore 9,00 Partenza dalla piazza di Casirate
Lungo la cilabile verso Arzago
Ore 9,20 partenza dalla piazza di arzago
PERCORSO: CASIRATE - ARZAGO - VAILATE - MISANO - SANTUARIO
Ore 11,15 davanti al cancello principale del Santuario
processione verso la basilica.
Santa Messa ore 11,30
Pranzo INSIEME - ore 14,30 S. Rosario

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QUESTA è LA MIA CASA… QUESTA è LA MIA GENTE….


Mi è stato chiesto di scrivere alcune riflessioni sul nostro crocifisso… e ciò mi ha reso orgoglioso e felice di poter esprimere quello che c’è nel mio cuore e in quello di tanti di noi. Le opere d’arte cristiana non hanno solo il valore commerciale assegnato loro da un catalogo o da una casa d’aste, ma portano in sé il valore inestimabile della fede di un popolo. Il "nostro" Crocifisso è certamente un’opera di pregevole fattura, un elegante croce dorata accoglie il corpo dell’uomo Gesù di Nazareth. Il colore grigiastro del corpo di Cristo ci fa capire che il sacrificio è compiuto e che il suo amore è stato donato totalmente.

La provenienza di questa croce non ci è nota, non sappiamo la sua committenza. Il fatto che la doratura della croce sia stata fatta da ambo le parti ci fa pensare che originariamente fosse collocato sull’altare maggiore di qualche chiesa. Nella nostra chiesa parrocchiale il crocifisso è arrivato negli anni 60 per opera di Don Erminio Goi che lo ha trasportato in paese togliendolo dalla sacrestia della chiesetta della Ravagliola. Nella nostra comunità questo Crocifisso è una presenza ormai da più di 50 anni.

Queste righe mi permettono anche di esprimere la mia stima e il mio ringraziamento a don Matteo per averlo riportato a casa, tra la sua gente e di ringraziarlo anche per tutto quello che sta facendo per la nostra comunità: per tanti di noi questa icona rappresenta uno di casa, era ed è IL CROCIFISSO, il nostro crocifisso.

Penso di non sbagliare nell’affermare che per tanti arzaghesi quell’immagine del Cristo è paragonabile al crocifisso di Brescello che parlava a Don Camillo. Tanti di noi stando hai suoi piedi hanno sentito la sua voce nel proprio cuore.
Guardare quella Croce significa far affiorare tanti ricordi: l’immagine del crocifisso risorto è ormai unita al volto di tanti fratelli e sorelle.

Penso al volto di Don Ferdinando che per tanti anni, il venerdì santo, è salito sulla scaletta di legno per scoprire il corpo di Gesù dicendo alla nostra comunità: "ecco il legno della croce alla quale fu appeso il Cristo salvatore del mondo. Venite adoriamo". Il volto di Don Gianni e di tanti sacerdoti che ci hanno aiutato a crescere come comunità cristiana. Quella croce e il suo Signore Crocifisso era lì quando tanti di noi sono stati battezzati, quando abbiamo ricevuto la prima comunione, la cresima. Il crocifisso era lì anche quando nella comunità imperversava la tempesta del dolore. Nella mente affiorano i tanti funerali di persone giovani che sono state salutate sotto il silenzioso sguardo del Cristo crocifisso. In questo momento penso a tanti nomi…Arturo, Alberto, Leonardo, Corrado, Giovanni, Massimiliano…e tanti altri. Il Signore era lì, nel suo doloroso e misterioso silenzio.

In questi ultimi anni la visita alla nostra chiesa, senza quella cara immagine, sembrava incompleta: sono contento che in questa domenica delle palme il Crocifisso ritorni al suo posto nella nostra chiesa. Il crocifisso torna a casa, tra di noi, la sua gente. Guardandolo risentirò la voce della corale che innalzava a questa croce gli inni del venerdì santo. Guardando questo crocifisso rivedrò il volto di tante donne che davanti a lui hanno pregato, sperato pianto e ringraziato. Nella mente scorrono i volti di mia nonna, di mamma Baronchelli che con fede faceva chilometri per ascoltare la messa, Tumasa, Iolanda con il suo accento simpatico, Santina, Togna bigiota e le tante Togne con le loro scurmagne, Maddalena, La Beata, Lucia la priura, Maria del Preost, Maria Bigoni, le suore adoratrici. Guardando il crocifisso vedrò il tanto lavoro di uomini e donne che come Carlino hanno amato la nostra chiesa…

Guardandoti, Signore crocifisso, seppur nella tua nudità, ti vedrò rivestito della fede di tanti uomini e donne che ti hanno confezionato il più bello e prezioso degli abiti tessuto con i loro sacrifici, le loro preghiere e il loro amore. Guardandoti ti chiedo di aiutarci a fare del nostro cuore la tua casa e di aiutarci a costruire il futuro del mondo e della chiesa uniti a te. Il nostro futuro senza di te non avrebbe senso. Bentornato a casa Signore Crocifisso e risorto. Aiutaci a fare del tuo costato aperto la nostra casa.
Don Angelo Maffioletti

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Mese di maggio


Quattro punti per la nostra preghiera
Nel mese di Maggio è tradizionale la preghiera a Maria.

Il Rosario testimonia, da secoli, l’affetto dei figli per la Madre di Dio: ai Cristiani piace pensare che la preghiera a Maria sia strumento privilegiato per arrivare al Signore Gesù. E’ per questo che il Rosario appare come occasione di invocazione e di affidamento.

Nella nostra Comunità abbiamo pensato sia bello che questa preghiera si sviluppi in quattro punti distinti, per essere vicini alle nostre case, per condividere gioie e dolori, speranze e attese di tutti coloro che si affidano a Maria.

In particolare saremo così organizzati:
- Centro Anziani – Vita Serena – piazza...
- Madonnina di Prato Rosario
- parcheggio via madre bianca
- parchetto via donizetti

In questi quattro punti ogni sera verrà recitato il S. Rosario alle 20,45 in contemporanea: in quest’ora, al suono dell’Ave Maria di Lourdes del campanile della Chiesa parrocchiale, inizia il Rosario per tutti, ogni sera dal lunedì al venerdì.

Ogni mercoledì però il Rosario viene sospeso per dare risalto alla Celebrazione Eucaristica che sarà vissuta nei punti prestabiliti, secondo le indicazioni che sono contenute nella tabella a lato. I n caso di maltempo la celebrazione della S. Messa sarà in Chiesa parrocchiale.

Nei mercoledì di Maggio

- Mercoledì 4 - Santa messa centro anziani Vita serena
- Mercoledì 11 - Santa messa alla madonnina di Prato Rosario
- Mercoledì 18 - Santa messa nel parcheggio di via madre Bianca
- Mercoledì 25 - Santa messa nel parchetto di via Donizetti

Mercoledì 31 Chiusura del mese di Maggio con la Santa Messa alle ore 20,45 in Oratorio

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PULIZIE DELLA NOSTRA CHIESA


Da tempo stiamo cercando delle persone volenterose per poter affrontare meglio la programmazione delle pulizie della nostra chiesa, però nonostante i vari solleciti fatti più volte da parte del don e poi pubblicati anche sul nostro giornalino parrocchiale, ad oggi siamo nella stessa situazione. Tutt’ora siamo ancora in quattro volontari fissi; saltuariamente se ne aggiunge uno o due in più, ma succede proprio di rado.

Le pulizie vengono fatte il MERCOLEDI POMERIGGIO ogni quindici giorni dopo la messa delle ore 15:00 perciò ci si trova in chiesa alle ore 15:40 ca.

Chi fosse interessato, ha voglia o tempo per svolgere questo servizio può comunicarlo direttamente al parroco telefonando a questo numero 0363 - 87142.

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Cre - Grest 2022


Le emozioni arrivano da fuori, da un altro, da un’esperienza con gli altri, ma si provano dentro. Ci scopriamo passivi e impotenti al loro irrompere; è come in quel famoso detto: "Al cuor non si comanda!". Tutto comincia così con qualcosa o qualcuno che ti raggiunge, ti colpisce, ti provoca. Tutto accade all’improvviso e non possiamo farci niente. Il corpo non resiste, QUALCOSA ESPLODE DAL CENTRO DEL PETTO.

I battiti aumentano di velocità o rallentano fino quasi a fermarsi e ogni volta è un’emozione differente da imparare a riconoscere, nominare e gestire. Il "BATTICUORE" NON SMETTE MAI – per fortuna – ma noi impariamo ad averne sempre meno paura, soprattutto nella condivisione con altri!

Quando non abbiamo paura di ciò che proviamo, di dargli un nome, di poterlo condividere e di viverlo con altri, allora ci sentiamo forti per affrontare il mondo. VIVIAMO NUOVE AVVENTURE E NUOVE EMOZIONI. Dalla gamba della mamma ci stacchiamo e corriamo – titubanti o intraprendenti – verso ciò e chi non conosciamo. E diventiamo grandi, scopriamo cose nuove di noi e lasciamo un segno nel mondo.

Il passaggio è DA UN BATTICUORE CHE NON CONOSCIAMO A UN BATTICUORE CHE è NOSTRO e che portiamo agli altri e al mondo. Braccia aperte e non conserte, sguardo alto e non all’ombelico come atteggiamento buono per vivere nel mondo e per affidare a Dio il nostro Batticuore e poter così pregare: “Gioia piena alla tua presenza” (Sal 16,11).




TEMA E OBIETTIVI

Nell’estate 2022, esploriamo l’affascinante mondo delle emozioni attraverso il nostro GREST, che inizierà lunedì 13 giugno e avrà una durata di 5 settimane. A breve arriveranno maggiori dettagli per iscrizioni e modalità! Buon GREST a tutti

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Il messaggio del vescovo Antonio Napolioni


"Che il grest, ma anche ogni altra occasione di fare oratorio come i campi, le serate, i tornei, le feste dell'Oratorio e quello che vorrete, in una parola, che la vostra estate sia animata e colorata di tante emozioni che riconosciute e condivise con altri possano diventare occasione di relazione e amicizia e un aiuto per crescere nella vita buona e bella che ci propone Gesù".
E' questo l'ugurio che il vescovo Antonio Napolioni rivolge agli adolescenti che la prossima estate, negli oratori, vestiranno i panni di animatori.

Il fil rouge dei sentimenti e delle emozioni, con un riferimento alla pandemia e alla situazione ucraina, domina la riflessione del Vescovo che sottolinea: "Tutti proviamo emozioni, sempre, ma la vera sfida è imparare a parlarne, a chiamarle per nome, a raccontarci non solo le nostre idee o ciò che hanno fatto o postato i personaggi che seguiamo, ma raccontarci ciò che sentiamo.
Imparare a raccontare le nostre emozioni e accogliere il racconto dei nostri amici.
In questo modo le nostre relazioni saranno belle e profonde, ricche e colorate". Nella consapevolezza che "con Dio funziona nello stesso modo". Solo provando a chiamare per le emozioni e i sentimenti che nella preghiera trovano spazio e parlandone, magari con chi ha a cuore il nostro cammino - sottolinea monsignor Napolioni - "la nostra vita di fede sarà animata e colorata. Ma soprattutto sarà vera". L'sempio deve essere quello di Cristo: "Anche lui - conclude il Vescovo ringraziando i ragazzi per la loro presenza - ha saputo gioire e intristirsi, esultare e rimanere deluso, ha saputo piangere e ridere, parlare o tacere, abbracciare e baciare, scaraventare a terra e fare la faccia dura, sorridere e guardare con occhi pieni di amore
Impariamo da lui?e sarà una vita diversa!".
+ Antonio

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