Battistero

Il mistero della Chiesa

========


La Chiesa è mistero

Sono assai numerose le immagini della Chiesa richiamate dal Concilio Vaticano II nella Lumen gentium: ovile, gregge, campo, podere di Dio, edificio di Dio, tempio santo, città santa, casa di Dio, nuova Gerusalemme, Gerusalemme celeste, madre nostra, sposa dell'Agnello, corpo di Cristo, corpo mistico, popolo di Dio.
E' un mare, un oceano cosi vasto la Chiesa, che non potremo mai esaurire le riflessioni su di essa.


La Chiesa è mistero perché è insieme visibile è invisibile

La Chiesa è mistero anzitutto perché è insieme visibile e invisibile. Proviamo ad avvicinarci gradualmente a tale risposta cominciando col chiederci: a cosa penso quando sento il termine 'Chiesa'? a che cosa pensa la gente quando sente questa parola?

Qualcuno pensa probabilmente all'edificio in cui ci si reca per la messa Domenicale.
L'opinione pubblica, invece intende spesso, con 'Chiesa', la gerarchia - Papa, Vescovi, Preti -; infatti, quanto i giornali o la televisione esprimono che cosa dice la Chiesa, la gente traduce subito cosi: che cosa ha detto il Papa, che cosa hanno detto i Vescovi, i preti.
Dunque si confonde la Chiesa con l'autorità ecclesiastica.
C'è di più. Quando ci chiediamo: che cosa vuole la Chiesa, che cosa fa la Chiesa?, dobbiamo ammettere di alludere a che cosa fa il Vaticano o la Chiesa come istituzione, organizzazione, struttura. E riteniamo di essere nel giusto pensandola come a una struttura culturale, sociale, finanziaria magari con interferenze politiche. Da qui nascono poi le critiche, le repulsioni, le ribellioni, le insofferenze i disagi verso la chiesa, i suoi ritardi e i suoi difetti, al punto che qualcuno giunge ad affermare: sì a Cristo, no alla Chiesa.
Come mai nascono tanti sentimenti negativi tante confusioni? Nascono dalla misconoscenza di che cosa è veramente la Chiesa, per cui ahimè - la parola 'Chiesa', sulla bocca della gente e dell'opinione pubblica, non corrisponde quasi mai a ciò che è: l'insieme dei credenti in Gesù Cristo, l'assemblea di coloro che credono, sperano, amano. Questa è, anzitutto, la Chiesa.
Inoltre, anche quando consideriamo la Chiesa in senso giusto - assemblea di tutti i credenti - rimaniamo probabilmente bloccati in un'immagine puramente visibile; la Chiesa come qualcosa di fotografabile, di riproducibile in televisione, di filmabile (per esempio, se la televisione trasmette una messa del Papa in S. Pietro, diciamo subito: ecco la Chiesa visibile, l'assemblea dei fedeli rappresentata al massimo grado, col Papa, i Cardinali, i Vescovi, i preti. i diaconi, i religiosi e le religiose, i laici a centinaia di migliaia).
In Realtà la Chiesa non è ancora, in tal modo, descritta bene, perché nella sua pienezza non si può fotografare né registrare né filmare, se non in parte.
La Chiesa è mistero, un mistero che non appare del tutto agli occhi del corpo, un mistero profondo: essa è nella storia, ma al tempo stesso la trascende, è al di là, è fuori. Soltanto con gli occhi della fede la si può scorgere nella sua dimensione spirituale. Essa è nello stesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtà invisibile, fervente nell'azione e dedita alla contemplazione, presente nel modo tuttavia pellegrina.
Si tratta, apparentemente, di caratteristiche contrastanti, che però mostrano come il mistero della Chiesa non può essere indicato con il dito o colto con gli occhi, bensì va penetrato con gli occhi della fede, proprio perché è più grande del mondo e di tutte le cose visibili. Tutto quello che nella Chiesa è umano, è ordinato e subordinato al divino, il visibile all'invisibile.
Nella Chiesa è quindi più importante ciò che non si vede che ciò che si vede e, d'altra parte, ciò che si vede è ordinato e subordinato a ciò che non si vede.


Chiesa Prepositurale S. Lorenzo - Con pitture del Rivetta

Parrocchia

======


A motivo della sua relazione alla Chiesa particolare, (diocesi) la Parrocchia costituisce, di fatto ancora oggi, la prima ed insostituibile forma di comunità ecclesiale. La Parrocchia è, in certo senso, la stessa chiesa nel suo farsi presente come evento storico e visibile, per cui i fondamenti teologici della Parrocchia sono analogicamente, gli stessi della Chiesa: l'annuncio della fede, la celebrazione dei Sacramenti, la guida pastorale attraverso il sacerdote che rende presente il Vescovo.
Sebbene non esaurisca tutti i modi di appartenenza alla chiesa, la Parrocchia continua ad esserne la forma e l'immagine più famigliare e a dimensione popolare: attese ed angosce, gioie e dolori, timori e speranze, vita e morte dell'uomo si svolgono al suo interno e ne richiedono costantemente la presenza amica e accogliente e una vigile capacità di rinnovamento per adeguarla al mutamento delle situazioni storiche.
La comunità parrocchiale vive all'interno di situazioni, positive e negative, che vanno accolte e lette come doni di Dio e provocazioni per la fede dei suoi membri. Proprio perché non vengono scelte, ma sono date, esse rappresentano per i fedeli la prima esperienza oggettiva di Chiesa.
La Parrocchia costituisce quindi un antidoto nei confronti di un cristianesimo concepito sulla misura dei propri desideri, personali o di gruppo. Radicata sulla dimensione oggettiva delle situazioni, preserva dal rischio della soggettivizzazione della fede. Situata all'interno di un preciso contesto storico, la Parrocchia impedisce di cadere in una esasperazione intimistica e spiritualistica del cristianesimo.
(Sinodo Diocesano 1989-1996)


Il Credo

==


La formula del "Credo" che recitiamo ogni domenica durante l'assemblea della Messa, recita: "Credo la Chiesa una, santa cattolica e apostolica"


Una

Le radici dell'unità le sette realtà che fanno la Chiesa una: un solo corpo (il corpo di Cristo che riceviamo nell'Eucarestia e ci fa una sola cosa con Gesù); un solo Spirito (lo Spirito santo che è l'anima della Chiesa, l'ha generata e continuamente la ricrea); una sola speranza (tutti abbiamo come meta la vita eterna); un solo Signore, Cristo Gesù; una sola fede ( la professione che Cristo crocefisso è risorto); un solo Battesimo nel quale tutti sono battezzati; un solo Dio, padre di tutti.
Queste sette realtà sono radici, i fondamenti dell'unità della Chiesa.
"Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa": questo è il punto essenziale.
Anzitutto vediamo che 'santa' è, come dicevo sopra, una designazione antichissima, che risale al Nuovo Testamento ed è confortata da decine e decine di passi che parlano dei cristiani come 'santi'.
Il brano dell'Apostolo si trova nel contesto di un'esortazione morale, di un invito a imitare Dio e ad amare come Gesù ci ha amato. In tale contesto sono considerate tante situazioni umane, compresi i rapporti interni alla famiglia, che vanno vissuti con mentalità nuova. Rivolgendosi ai mariti, per indicare la mentalità cristiana necessaria nel rapporto marito-moglie / moglie-marito, Paolo esorta: "Amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa", cioè noi, chiamati alla fede, noi i convocati in assemblea di credenti.
Partendo dunque dalla situazione famigliare, l'Apostolo si eleva a una considerazione teologica: Cristo ha amato la Chiesa dando sé stesso per lei nella morte di croce, l'ha amata e la ama santificandola e purificandola nel Battesimo, il lavacro dell'acqua accompagnata dalla professione di fede; l'ha amata perché sia tutta gloriosa, senza macchia né ruga, santa, immacolata. La chiesa è santa perché è santificata, purificata da Gesù. E la considerazione di questa santità non è contraria a quella dei nostri peccati, dal momento che è la santità di peccatori purificati, lavati, mondati da Gesù. La Chiesa che si santifica e si purifica.


Santa

Chiesa santa vuol dire che la Chiesa si costruisce sulla santità di Gesù, è mossa dalla potenza dello Spirito che ci investe, ci avvolge, ci incalza, ci trasforma, ci riempie. Non è una cosa nostra la santità della Chiesa: è Gesù santo, è lo Spirito santo di Dio che ci viene incontro continuamente trasformandoci, riempiendoci.
Chiesa santa vuol dire, di conseguenza, Chiesa santificata, nella quale cioè ci sono persone, ministeri, istituzioni, parole, gesti, sacramenti che ci sospingono alla santità. Frutto della chiesa che santifica sono i santi: santi sono, in qualche maniera, tutti i cristiani che camminano e si lasciano santificare, si lasciano pervadere - chi più chi meno - dall'azione santificante dello spirito nella Chiesa.
Quindi, la Chiesa è santa perché santificata, la Chiesa è santa perché santifica.
Ne deriva che la Chiesa santa significa Chiesa di peccatori chiamati alla santità. E' questo un modo di esprimersi molto importante, in quanto esclude il settarismo di una Chiesa soltanto di puri. Siamo una Chiesa di peccatori e, tuttavia, sempre chiamati a santità.


Cattolica

Significati fondamentali della formula: la chiesa è cattolica.
Il primo si riferisce a un fatto geografico, al fatto cioè che la Chiesa è sparsa in ogni parte del mondo: ovunque, sulla terra, ci sono Chiese in comunione tra loro, con noi e con il Papa.
Il secondo significato sottolinea che la Chiesa è universale, aperta a tutti, non è un gruppo elitario, non riguarda solo alcuni, non è riservata a un'etnia. La Chiesa non ha chiusure, è destinata a tutti, è inviata in missione alla totalità del genere umano.
Infine, Chiesa cattolica vuol dire che ha la totalità dei mezzi di salvezza, perché in essa è presente Cristo Gesù che dona a questa Chiesa la vera confessione di fede, la pienezza della vita sacramentale, l'autenticità del mistero ordinato. Quindi è una Chiesa che riceve Gesù, in forma piena e totale, tutto quanto è necessario per credere, per santificarsi e anche per organizzarsi nella storia.


Apostolica

1) Chiesa apostolica vuol dire anzitutto fondata sugli apostoli: Chiesa che si sente derivata, originata dalla predicazione apostolica, dagli scritti apostolici, dall'autorità degli apostoli.
Tale apostolicità era vissuta dalle Chiese primitive nel mondo del mediterraneo anche a livello fisico. Per esempio, la chiesa di Roma si richiama a Pietro e a Paolo; quella di Antiocchia a Pietro; quella di Efeso a Giovanni; le Chiese dell'India meridionale si richiamavano e si richiamano tutt'ora all'apostolo Tommaso; la Spagna all'apostolo Giacomo. ed era così importante richiamarsi ad un apostolo, che è poi nata l'idea di Chiese cosiddette sub-apostoliche, cioè fondate - se non proprio da un apostolo, da uno dei dodici - da qualcuno molto vicino a loro.
2) Il secondo significato è il seguente: la Chiesa è apostolica perché custodisce l'insegnamento apostolico, quindi non insegna e non esige dai fedeli niente di diverso da ciò che insegnavano gli apostoli. Vuol dire anche che la Chiesa è strettamente ortodossa nel senso originario del termine, cioè custodisce la retta dottrina trasmessa da Gesù ai dodici.
3) Chiesa apostolica vuol dire inoltre Chiesa che è guidata dai successori degli apostoli, dal Papa e dai Vescovi: è apostolica perché ogni Chiesa locale fa riferimento al Vescovo il quale è un successore degli apostoli, è successore per imposizione delle mani che risale fino agli apostoli.
4) L'ultima tesi: Chiesa apostolica vuol dire Chiesa che si sente inviata dallo stesso mandato missionario dato da Gesù agli apostoli, vuol dire Chiesa missionaria e cattolica.